Soluzioni | 23/09/2021
Calore e Focolari
Il fuoco del caminetto, questo piccolo teatro dove le fiamme gesticolano come degli attori indaffarati. (Jules Renard)...
L’inverno è ormai alle porte e il primo freddo inizia a farsi sentire: chi non vorrebbe avere un camino per scaldare l’ambiente della casa e trascorrere un po’ di tempo libero al caldo con un bel libro nel pieno relax?
Il camino è quel complemento di design che, oltre a scaldare l’atmosfera di casa e renderla accogliente, l’arricchisce. È una scelta molto importante, da non sottovalutare. In questa sezione, ti daremo i consigli per orientarti nella scelta del camino più adatto agli ambienti della tua Casa.
Come scegliere un camino?
Ci sono vari elementi da considerare prima di scegliere il camino adatto alla nostra abitazione: un elemento da valutare è il tipo di alimentazione del camino.
Sulla base di questo criterio si possono distinguere le varie tipologie di camini che il mercato ci offre;
Vediamoli nel dettaglio.
Il camino a legna è la soluzione più classica e tradizionale che garantisce un’atmosfera suggestiva all’interno della propria abitazione. Per chi ama vedere e sentire lo scoppiettio della fiamma che arde, è l’ideale.
Di fatto, esistono dei camini a legna molto efficienti nella diffusione del calore e hanno un ridotto impatto ambientale poiché producono delle basse emissioni inquinanti: tra le soluzioni moderne più diffuse vi è il camino monoblocco, struttura già assemblata in un unico blocco, come i modelli Stuv 22, che rispettano le normative più severe e sono un’ottima fonte di riscaldamento.
Photo Credits: Stuv
Le stufe o i camini a pellets hanno un basso impatto ambientale, una resa termica migliore rispetto al legno e sono molto pratiche ma non hanno la stessa resa estetica dei camini a legna.
Esistono diversi modelli di stufe a pellets: possono essere ventilate o non ventilate, possono avere il rivestimento in ceramica o in metallo come quelle di Piazzetta, che si adattano a tutti gli ambienti, sia classici che moderni.
La qualità della macchina è molto importante al fine di evitare una cattiva combustione.
Un modello esemplare e di grande qualità è il modello P10 di Stuv che unisce un’estetica ammaliante a combustione pulita e rese termiche ottimali.
Photo Credits: Piazzetta
I camini a gas sono molto simili ai focolari tradizionali. I ceppi di legna ceramica donano un’estetica molto realistica: quando si scaldano diventano incandescenti come veri tizzoni ardenti.
Questa tipologia di camino può essere alimentata a GPL o a metano.
I vantaggi di questo combustibile sono numerosi: la combustione è efficiente e rapida, non c’è nessuna limitazione nell’utilizzo, vi è la possibilità di regolare con precisione l’andamento della combustione, la quantità di calore prodotto e il consumo di carburante.
Inoltre la camera di combustione è a tenuta stagna.
Il camino a gas può essere collocato secondo le proprie necessità, non esistono vincoli dettati dalla canna fumaria, che a differenza dei prodotti a legna può presentare tratti orizzontali.
I camini a gas rappresentano una soluzione ottimale per tutti coloro che non vogliono rinunciare alla bellezza ed alle sensazioni che solo un camino classico può regalare.
La combustione è pulita, difficilmente produce incrostazioni nella canna fumaria, la manutenzione è semplice, non occorre una pulizia frequente e l’accensione e lo spegnimento sono immediati poiché attivati tramite telecomando.
Si può quindi godere del calore della fiamma ogni qualvolta si vuole.
Photo Credits: Trimline fires
I camini a bioetanolo sono molto pratici e di facile installazione, perché non hanno bisogno di canna fumaria.
Sono ideali per scaldare piccoli ambienti: si tratta di una soluzione ecologica pensata proprio per ridurre le emissioni inquinanti e che consente di scaldare i piccoli ambienti con un’elevata efficienza.
Il camino a bioetanolo funziona attraverso il trattamento delle biomasse che producono alcool etilico, il quale, bruciando, genera una minima quantità di anidride carbonica e vapore acqueo con una significativa resa termica, rispettando l’uomo e l’ambiente nella più totale sicurezza.
Occorre evitare che il combustibile evapori senza essere bruciato per non sentire cattivi odori.
A tal proposito consigliamo di acquistare solo bioetanolo di qualità.
É un camino ideale per utilizzi occasionali.
Photo Credits: Glammfire
I camini ad acqua sono una versione particolarmente curiosa, poiché il combustibile utilizzato è l’acqua pulita: ma come funziona? Grazie ad un telecomando che avvia il processo di combustione, l’acqua viene vaporizzata grazie al calore delle lampade. Il vapore passa tra i ceppi di legna che vengono illuminati da una luce gialla dando un effetto molto realistico: per amplificare questo effetto, si può riprodurre il crepitio della legna.
Questo camino è ideale per gli ambienti commerciali e per chi desidera donare un tocco di armonia in più alla propria abitazione.
Nel periodo estivo il camino può essere utilizzato come elemento estetico per creare un’atmosfera armoniosa con lo stile degli arredi della casa, non emanando il minimo calore.
Photo Credits: Maison Fire
Il camino elettrico è un’altra ottima alternativa per il riscaldamento della casa: questi camini non hanno bisogno di nessun tipo di combustibile, per il loro funzionamento si utilizza solo la corrente elettrica.
Dal punto di vista estetico, è simile al camino moderno e trasmette le stesse sensazioni di un focolare domestico.
É di facile installazione e sono dotati di resistenze elettriche che servono per riscaldare l’intero ambiente.
Il vantaggio di avere un camino elettrico è l’abbattimento del costo relativo ai combustibili.
Photo Credits: Maison Fire
Dove posso posizionare il camino?
La seconda domanda che viene posta è proprio questa: dove posso posizionare il camino?
Il camino non è solo un complemento d’arredo funzionale, ma è anche un elemento di design che si armonizza con lo stile della casa: occorre quindi scegliere con molta cura l’ambiente in cui si vuole collocare il proprio camino.
Gli ambienti che vengono prediletti sono il soggiorno o la taverna, in alcuni casi la cucina e, per i più romantici, la camera da letto.
Nelle case più moderne, spesso, il camino perde la sua funzione primaria di scaldare a favore della funzione estetica e del piacere di avere la compagnia del focolare.
Sul mercato si possono trovare varie tipologie di camini di tutte le forme e misure: occorre però prestare attenzione alla potenza del camino, cercando di installare la macchina più corretta.
Prima di acquistare un camino o una stufa, è bene capire quale sia il fabbisogno termico che occorre per riscaldare adeguatamente l’abitazione.
I KiloWatt dei camini o delle stufe rappresentano la loro capacità di riscaldamento: 1 KiloWatt scalda circa 10 m^2 o 30 m^3 : sulla base di questa semplice formula potrete capire quale monoblocco farà al caso vostro. Considerate anche il grado di isolamento della vostra casa, che modifica notevolmente il parametro sopra espresso.
È anche possibile diffondere il calore nei locali adiacenti mediante l’installazione di ventilatori che, con opportuni accorgimenti, potranno evitare l’utilizzo delle vecchie griglie metalliche.
Per i modelli che prevedono una canna fumaria, essa rappresenta uno di quegli elementi che possono influenzare la posizione del camino in casa; dovrà infatti essere inserita nel muro oppure collocata esternamente alla parete.
Il posizionamento di un camino a gas è generalmente molto più semplice, poiché la canna fumaria può essere posata anche in orizzontale.
Quali camini possono funzionare in Lombardia, quali sono le limitazioni delle emissioni inquinanti?
Occorre tenere in considerazione che, al fine di limitare le emissioni inquinanti derivate dalla combustione di biomasse legnose, la normativa nazionale con il decreto n. 186 del 7 Novembre 2017, entrato in vigore dal 2 Gennaio 2018, ha recepito le nuove normative europee.
A seguito della sottoscrizione dell’Accordo del Bacino Padano, e delle dd.G.R. attuative n. 7095/2017 e n. 7696/2018, nonché dalla d.G.R. n.449/18 di aggiornamento del PRIA, sono state stabilite nuove disposizioni per l’installazione e l’utilizzo dei generatori di calore a biomassa legnosa.
I camini vengono classificati secondo il numero di stelle assegnato, indicando il livello di restrizione del rilascio di polveri sottili nell’aria.
Nei territori del Bacino Padano, particolarmente soggetti a situazioni di inquinamento critiche, dovute al superamento dei limiti di polveri sottili presenti nell’aria, i diversi interventi volti al miglioramento della qualità dell’aria, includono la limitazione dell’utilizzo di quei generatori a biomassa (quindi legna e pellet) classificati come poco efficienti, sulla base di un criterio che attribuisce da 1 a 4 stelle ad ogni impianto, dove un maggior numero di stelle corrisponde ad una migliore classe ambientale, quindi il massimo livello (quattro) indica che l’apparecchio emette la più bassa quantità di polveri sottili di diversa natura.
Dal 1 gennaio 2020 possono essere installati solo i camini con 4 stelle e possono funzionare solo camini con almeno 3 stelle.
Tutti gli utenti sono tenuti ad avere un libretto che certifichi l’impianto e la classe del proprio camino, sottoponendolo a controllo periodico come per le caldaie per il riscaldamento.
I controlli sono effettuati dalle Province nei Comuni aventi meno di 40.000 abitanti e direttamente dai Comuni in quelli con popolazione maggiore di 40.000 abitanti.
In caso di inosservanza, le sanzioni possono partire da un minimo di 500 € ad un massimo di 5.000 €.
Chi certifica gli impianti esistenti?
Nel caso in cui si abbian0 vecchi impianti, stufe o caminetti privi di certificazione tecnica del produttore e privi di dichiarazione di conformità, per quanto riguarda l’installazione dei generatori di calore, la loro collocazione, l’adeguatezza o idoneità dei locali, la necessaria ventilazione e lo scarico dei fumi dei camini, occorre procurarsi dai produttori la documentazione tecnica dei generatori installati (libretto di uso e manutenzione).
Se possibile, procurarsi dagli installatori la dichiarazione di conformità e nel caso non esistesse bisognerebbe ottenerla, facendo verificare l’apparecchiatura e l’installazione da un tecnico del produttore o da un fumista installatore specializzato.
Se mancasse tutto ciò e non si riuscisse ad ottenere alcuna documentazione valida ai fini di quanto previsto dalle norme, bisognerà far verificare da un tecnico esperto abilitato l’impianto in questione, per accertare se vi siano aspetti che violano le norme vigenti.
Qualora fossero riscontrate della gravi anomalie bisognerà tenere spento l’impianto e provvedere a metterlo a norma, rifarlo o eliminarlo.
Noi effettuiamo queste certificazioni e, dove non sia possibile perché il camino non risponde alla normativa, siamo in grado di proporvi delle alternative installando specifici inserti a 4 stelle.
E’ opportuno, in caso di ispezione, non farsi trovare senza certificazioni per evitare sanzioni salate essendo tenuti a possederla. Gli impianti non a norma non possono funzionare ed eventuali responsabilità ricadono sul proprietario.
Posso detrarre il costo del 50% del camino? Che cos’è il conto termico?
Per chi decide di acquistare dei caminetti e stufe di nuova generazione, a legna o pellet, sia ad aria che ad acqua e caldaie sempre a legna o pellet per la propria abitazione, il Fisco agevola l’installazione di queste stufe e caldaie, prevedendo la detrazione ai fini IRPEF del 50% o 65% della spesa sostenuta per l’intervento.
Installare una stufa è un intervento orientato a diminuire il consumo energetico dell’abitazione e, di conseguenza, è agevolato con bonus molto generosi, pari al 50% o 65% della spesa da ripartire in 10 rate annue costanti.
Il bonus più cospicuo quello del conto termico: si tratta di uno strumento che agevola il meccanismo di sostegno per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili per impianti di piccole dimensioni.
Responsabile della gestione del meccanismo e della concessione degli incentivi è il Gestore dei Servizi Energetici (GSE).
L’obiettivo di questa agevolazione è quello di migliorare le prestazioni energetiche degli edifici, contenendo il costo dell’investimento.
I beneficiari del conto termico sono le pubbliche amministrazioni, imprese e anche persone fisiche e condomini e le ESCO, ossia società che effettuano interventi per conto di terzi (in possesso della certificazione, in corso di validità, secondo la norma UNI CEI 11352).
Con il nuovo conto termico 2.0 è obbligatorio allegare la certificazione ambientale, relative a caldaie o stufe a biomasse, alla domanda del conto termico.
La GSE ha chiarito che la Certificazione ambientale sarà necessaria per ottenere l’idoneità: tale obbligo è stato introdotto al fine di ridurre gli agenti inquinanti grazie alla diffusione di tecnologie più pulite ed efficienti.
Adesso non ti resta che fare la tua scelta, ricordando sempre che il camino rappresenta anche un complemento d’arredo da non sottovalutare e che le soluzioni adatte allo stile della tua abitazione sicuramente non mancano: dai camini a parete, a quelli da posizionare al centro della stanza fino a modelli di caminetti sospesi di design.
Buona scelta!
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